Via de Amicis 47R, 17100 Savona 019804576

VillaLagorio

Immersa nel verde in una meravigliosa pineta a picco sul mare nella baia di Celle  Ligure, Villa Lagorio offre agli sposi la possibilità di trascorrere  un’indimentiacabile giornata di festa nella riservatezza propria della antiche residenze liguri di villeggiatura. ll complesso di Villa Lagorio è di origine ottocentesca e nasce di  proprietà  della famiglia Lagorio. Il fabbricato riproduce l’impianto classico della villa veneta  (costituito da un  corpo principale su tre piani con due saloni sovrapposti, un singolare ed affascinante esempio  di rielaborazione liberty.
La villa offre il massimo per un matrimonio indimenticabile: ampi saloni capaci di ospitare 350 persone, sale luminose un parco secolare è un parcheggio risevato. A questo si aggiunge un servizio impeccabile che renderà perfetto il vostro ricevimento. Tra i servizi offerti agli sposi menu personalizzati, cucina interna con personale qualificato, un ampio parco a disposizione per aperitivi e la possibilità di godere di un magnifico scenario per il servizio fotografico senza allontanarsi dalla villa.

Villa Lagorio – tel. +39 019 990041
Via Lagorio, 16 17015 Celle Ligure
http://villalagorio.it/


VillaFaraggiana


La villa Faraggiana è un edificio residenziale sito ad Albissola Marina in provincia di Savona. Edificata nel XVIII secolo come dimora della nobile famiglia dei, la proprietà è oggi possedimento del Comune di Novara come da dell’ultimo proprietario Alessandro Faraggiana datato al 1961, ma aperta al pubblico per visite e mostre dal 1968. Commissionata da Eugenio Durazzo e dal nipote di questi, Gerolamo, la villa ebbe una evoluzione articolata che si protrasse dal 1717 al 1735 e poi ancora fino al 1765. Il palazzo dell’Olmo, denominazione del primo e significativo impianto residenziale, fu edificato nel 1735 grazie all’opera di un probabile architetto genovese e maestranze del luogo. La costruzione terminò nel 1736 con la finitura della facciata, mentre nel 1738 iniziarono i lavori per la realizzazione del grande giardino.

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Al decesso del nipote Gerolamo la proprietà passò in eredità nel 1778 alla figlia Maria Maddalena, quest’ultima moglie del doge della Repubblica di Genova Marcello Durazzo (biennio 1767-1769); passò quindi alla figlia di questi Maria Francesca che la donò nel 1804-1805 a suo figlio Marcello. Nel 1821 la proprietà della villa fu venduta da quest’ultimo ai nobili novaresi Giuseppe e Gerolamo Faraggiana da cui l’edificio trae la denominazione. Possedimento quindi della famiglia Faraggiana di Novara passò di proprietà al figlio Giuseppe e al decesso di quest’ultimo – deceduto senza eredi diretti – al nipote senatore Raffaele Faraggiana e quindi al figlio Alessandro. Poco prima di morire Alessandro, anch’esso senza eredi diretti, decise per volontà testamentaria di donare l’intera proprietà della villa al Comune di Novara nel 1961. La villa dispone di tre interni: La galleria denominata “delle Stagioni” fu costruita nel 1750 per volere di Marcellino Durazzo presentandosi in un’elegante struttura architettonica aperta verso il giardino con una serie di arcate. Storicamente fu voluta dal futuro doge di Genova per feste e cerimonie che usualmente si svolgevano nella nobiliare dimora dei Durazzo. La galleria è caratterizzata da cicli affrescati con episodi della vita di Diana sulle volte, da sculture intagliate dello scultore genovese Filippo Parodi datate al 1667 (“Lo specchio di Narciso” e le “Quattro stagioni”) e da un caratteristico pavimento in piastrelle di maiolica policroma. La scultura delle quattro stagioni rappresentano le quattro divinità quali Flora, Cerere, Bacco e Saturno e secondo alcuni studi tali opere, in origine, avrebbero dovuto rappresentare semplicemente quattro candelabri. La Cappella privata della famiglia, ma che in origine era aperta al culto anche per gli abitanti delle case circostanti, è situata nella zona orientale dell’edificio e dedicata alla Madonna della Misericordia. Originariamente decorata con leggeri toni a pastello, l’odierna ritinteggiatura e stuccatura è databile alla rivisitazione del XIX secolo, considerata da alcuni critici troppo pesanti artisticamente e non più riconducibili all’originaria natura. Nella sala campeggia, centralmente sull’altare, il dipinto del XVIII secolo del pittore Giovanni Agostino Ratti raffigurante l’Apparizione della Madonna. Sono inoltre conservati altri arredi sacri quali candelabri, paramenti ricamati e varie oreficerie. Ed infine la Camera dorata commissionata dal proprietario Giuseppe Faraggiana nel 1845, i mobili che compongono la sala sono maestria del mobiliere Enrico Tomaso Peters quest’ultimo già impegnato e apprezzato per il contemporaneo lavoro presso il palazzo Reale di Genova per Carlo Alberto di Savoia. I mobili si presentano dorati e in stile neoclassico, in contrasto con lo studiolo e il Pregadio del XVIII secolo con pavimento in maiolica e con decorazioni a stucchi dorati.

Villa Faraggina – tel.+39 019 480622
Albissola Marina.
http://www.villafaraggiana.it/


Paradisodi Manu


Il Paradiso di Manù sorge tra le alture fra Noli e Spotorno, in splendida posizione panoramica e totalmente immerso nel verde. er voi Futuri Sposi, la straordinaria Location diventa il regno dei vostri sogni. Un panorama di rara bellezza per le vostre foto più belle!!! L’ attenzione nei dettagli e negli spazi rende unico lo scenario per una giornata indimenticabile che rimarrà stampata nella vostra memoria e in quella dei vostri ospiti. Un giorno Speciale anche a tavola. La cucina curata e mirata, perfetta nella combinazione dei sapori rende unici i Menù. Dove gli Sposi, in base alla stagione e alla tipologia dell’ evento desiderato, potranno creare e personalizzare i Menù ed esaudire con gusto le proprie esigenze e i propri ospiti.
Massima flessibilità e creatività nelle soluzioni : da un pranzo tradizionale o una cena raffinata servite al tavolo , a un spettacolare “Trendy” e originale Buffet in chiave moderna “finger- food”.

Paradiso di Manu – tel.+39 019 749 0110
Via Anton da Noli, 35 17026 Noli Savona
http://www.paradisodimanu.it/


ilVescovado


Il complesso architettonico noto come il palazzo vescovile di Noli un interessante testimonianza di antichissime unità abitative che, nel corso di una storia quasi millenaria sono state ampliiate per ospitare i Vescovi della Diocesi di Noli, dal 1939 fino al 1820.
Offre ambientazioni per feste di nozze dense di atmosfera, grazie alla romantica collocazione a picco sul mare. Presso il ristorante è possibile gustare raffinati ed esclusivi menu che venogono ideati dallo chef Giuse e serviti da personale altamente qualificato, in base alle esigenze degli sposi.

Il Vescovado di Noli – tel. +39 019 749 9059
Piazzale Rosselli – Lungomare Marconi Noli Savona.
http://www.hotelvescovado.it/


laGinestra


La Ginestra è una splendia location situata tra le colline di Spotorno e le Manie immersa totalmente nel verde degli olivi, tra corbezzoli e lavande. Un luogo unico e pieno di atmosfera. E’ la location perfetta per passare momenti indimenticabili al contatto con la natura in spazi aperti e lontani dai rumori della città in totale intimità. La struttura è composta da una cascina rustica da dove il Catering Negro prepara i suoi piatti unici e prelibati. Una serie di graziosi gazebi ricopre l’intera ‘aria dedicata agli ospiti dove è garantita la massima copertura dagli agenti atmosferici, garantito anche un impianto di riscaldamento per mezzo di funghi riscaldatori.

l'Orangerie


L’Orangerie è lo spettacolare giardino che circonda Villa Lagorio qui un elegante gazebo permette di ampliare all’esterno òa capienza degli ospiti e nel caso offre riparo dagli agenti atmosferici. Dal giardino ai viali e vialetti si dipartono per romantiche passeggiate nello stupendo parco con la spettacolare vista mare. Luogo raffinato, esclusivo, dove sogno e realtà si incontrano per offrire ad ospiti molto esigenti l’occasione di vivere un’esperienza unicaa quanto a ospitalità e servizio. Lo stile minimal chic e il design ricercato dell’Orangerie ne fanno una location prestigiosa dove ambientare uno scenografico ricevimento di nozze.

Chiostridi FINALE LIGURE


Il complesso conventuale di Santa Caterina è un ex edificio religioso della frazione di Finalborgo nel comune di .Finale Ligure. Attualmente l’antico convento ospita il museo archeologico del Finale, una sala congressi e sede di mostre ed esposizioni presso l’attiguo oratorio dei Disciplinanti. La fondazione dell’edificio conventuale è databile al 1359[1] per opera della famiglia Del Carretto, feudataria del Marchesato di Finale, i quali utilizzarono il complesso come prestigiosa e monumentale area sepolcrale. Abitato dal 1381 dai frati Domenicani, quasi fosse una zona “franca e inviolabile” il convento fu risparmiato dal saccheggio compiuto nelle terre del marchesato nel 1648 ad opera della Repubblica di Genova. L’ordine religioso occupò il complesso fino al 1802, cioè fino alla soppressione degli ordini ecclesiali voluto dalle leggi napoleoniche della Repubblica Ligure e del Primo Impero francese. Dal 1864 fino agli anni ottanta del Novecento destinato a reclusorio, fu proprio in quei anni che fu avviato un sontuoso progetto di recupero e ripristino dell’intero patrimonio dell’ex complesso conventuale. Ulteriori interventi, dal 1995 al 2004, ne hanno altre sì valorizzato e conservato la chiesa con il campanile, i due chiostri interni, i camminamenti e le mura e il giardino botanico. La chiesa è risalente alla prima metà del XV secolo e originariamente era consta di tre navate separate da colonne in pietra del Finale, di cui due di forma quadrata e una semicircolare, rivolte verso il nord. Nei secoli successivi, seguendo le varie normative ecclesiali, ne fu variata la struttura come lo spostamento al lato opposto dell’abside; ulteriori rimaneggiamenti furono eseguiti nella prima metà del XIX secolo e ancora quando il complesso, in disuso, fu trasformato in carcere.

L’interno conserva alcuni cicli di affreschi dei primi del Quattrocento raffiguranti principalmente Episodi di vita della Vergine Maria. Nel fianco sud sono presenti due portali in stile gotico, entrambi murati, detti “delle Donne” e “degli Uomini” con le raffigurazioni degli stemmi nobiliari dei Del Carretto e dell’Agnus Dei. Risalenti al Rinascimento sono i due chiostri comunicanti a fianco del corpo della chiesa, edificati tra il 1500 e il 1530 per volere del cardinale Carlo Domenico Del Carretto. Il campanile, edificato su una cappella absidale, subì la demolizione della cuspide a seguito del terremoto del 1887 che interessò il ponente ligure.